Le posizioni restano contrapposte sulle somme da restituire al Ministero dell’Economia per la mancata realizzazione del campo di calcio a Bastione per il quale al Comune, nel 2006 erano state assegnate 250 mila euro. Neppure la seduta straordinaria di lunedì ha permesso di porre fine alla diversità di opinioni tra la maggioranza e l’opposizione. Alla fine però un dato è venuto fuori: le somme assegnate non sono state al tempo vincolate e quindi hanno subito altra destinazione per cui spetterà al Comune adesso provvedere alla restituzione. Operazione questa che comporterà il riconoscimento di un debito fuori bilancio di cui  dovrà farsi carico lo stesso consiglio comunale. “I numeri raccontano purtroppo questa verità”, ha detto il sindaco Pippo Midili concludendo un dettagliato excursus sull’articolazione della complicata vicenda risalente all’anno 2012, epoca in cui il Ministero ha chiesto notizie sulla destinazione delle somme erogate, che riguardavano anche interventi al Santuario di San Francesco e a San Marco, oltre che a Bastione, per il complessivo importo di 1 milione e mezzo. Con un certosino lavoro di ricerca negli atti dell’epoca, la segretaria Andreina Mazzù aveva ricostruito tutta la situazione pervenendo al risultato che gli interventi a San Francesco e San Marzo erano stati effettuati, però non quelli a Bastione, le cui somme  non erano state vincolate e pertanto destinate a spese ordinarie. Di tanto riferiva al Ministero con nota del 23 gennaio 2023, sia sulle mancate rendicontazioni, sia sul mancato vincolo delle somme oggetto della chiesta di restituzione. Da parte sua il sindaco Midili, acquisiti chiarimenti dagli uffici, perveniva alla conclusione che, con motivazioni contabili, il contributo per la realizzazione del campo sportivo di Bastione non era stato utilizzato, per cui nel bilancio contabilità, alla voce avanzo di amministrazione, non risultava alcuna somma vincolata nel riassuntivo. Da qui, il concretizzarsi del debito fuori bilancio. Dal sindaco Midili l’ulteriore riscontro che nel quadro riassuntivo del Ministero non esistono somme vincolate. Il primo cittadino ha anche comunicato di aver presentato un esposto alle competenti autorità nel quale si ripercorrono le tappe della vicenda. Di diverso avviso il consigliere Lorenzo Italiano che preliminarmente ha lamentato la mancata presenza in Aula dei dirigenti di ragioneria e lavori pubblici, da loro richiesti, che – ha detto – avrebbero potuto contribuite nel fare chiarezza sulle procedure. E anche lui ha detto di aver predisposto un esposto per evidenziare come a suo avviso sono andati i fatti, ribadendo che l’opera poteva comunque essere realizzata anche da chi era subentrato al Comune dopo la fine del suo mandato politico. Al temine di questi interventi, e dopo alcuni contributi della consigliera Alisia Sottile e di Rosario Piraino, la seduta veniva praticamente chiusa.