Più soldi per le casse comunali, a fronte di una migliore raccolta differenziata, e maggiori quantità di rifiuti biodegradabili da trasformare in compost, che contribuirà a donare salute ai terreni agricoli.
Saranno molti i vantaggi derivanti dalla convenzione firmata tra il Comune di Milazzo e Biorepack, consorzio nazionale del sistema CONAI per il riciclo organico degli imballaggi in bioplastica compostabile, che devono essere conferiti insieme all’umido.
Milazzo è uno dei primi comuni siciliani ad aver attivato la convenzione con Biorepack formalizzandola ieri con una delibera approvata dall’Esecutivo Midili.
“Un altro passo avanti nel nostro progetto di crescita della raccolta differenziata che nella nostra città ha raggiunto percentuali importanti ma ancora migliorabili – afferma il sindaco Pippo Midili -. Questa è una iniziativa che oltre a valorizzare le frazioni recuperabili provenienti dalla raccolta differenziata cittadina, permetterà all’ente di avere altri introiti dallo smaltimento del rifiuto”.
In base all’accordo siglato con Biorepack, il Comune di Milazzo garantirà la gestione dei rifiuti di imballaggio in bioplastica compostabile insieme alla frazione umida, dalla raccolta differenziata fino al riciclo organico, il compostaggio, in linea con la normativa nazionale che prevede l’obbligatorietà della raccolta differenziata dell’umido urbano insieme alle bioplastiche compostabili. A fronte di questo impegno il Consorzio Biorepack riconoscerà dei corrispettivi economici attraverso un sistema premiale. Più elevata sarà la qualità della frazione umida raccolta e maggiori saranno i corrispettivi riconosciuti dal Consorzio.
Fondamentale sarà il ruolo attivo dei cittadini: dovranno infatti porre la massima attenzione a non raccogliere nell’umido rifiuti non compostabili, in particolare la plastica tradizionale (sarà possibile smaltire le cialde del caffè e le stoviglie purché realizzati in bioplastica compostabile certificata, su cui sono riportati gli appositi marchi). Inoltre sarà opportuno usare sempre i sacchi in bioplastica compostabile, come le buste della spesa o i sacchetti frutta e verdura, per raccogliere la frazione organica.