L’area  archeologica del Castello che sorge nella parte bassa della cittadella, tra il Duomo ed il Monastero delle Benedettine è stata recuperata e bonificata e torna ad essere fruibile. L’intervento che prevede adesso la “pacciamatura”, in buona sostanza la copertura del   terreno con uno strato di materiale, al fine di impedire la crescita delle malerbe, proteggendo il terreno dall’erosione rientra tra i lavori previsti  nel progetto di riforestazione urbana e consentirà anche di avere per sette anni una costante manutenzione. L’area torna dunque ad essere fruibile per apprezzare i reperti anche se ancora, a distanza di oltre cinque anni si attende l’intervento della Soprintendenza che si era impegnata, previo accordo col Comune del 2018 a realizzare all’interno della cittadella fortificata uno spazio museale per la valorizzazione dei reperti rinvenuti in occasione di quelle attività di scavo archeologico, Tale spazio doveva essere   realizzato all’interno dell’ex Convento delle Benedettine-ala est, mediante sistemazione di  bacheche dove allocare  i reperti rinvenuti una decina di anni addietro  nella zona compresa tra l’attuale stradella moderna utilizzata per la visita del Castello e la cinta spagnola.