Pubblicato il: 30 Dicembre 2017
La Commissione straordinaria di liquidazione ha approvato una delibera con la quale propone alla giunta comunale l’adozione della modalità semplificata di liquidazione dei debiti sino ad ora censiti ed ammissibili del periodo del dissesto dell’ente, pari a euro 55.293.343,22, dando atto che tali importi potrebbero essere suscettibili di incremento o di variazione.
Nel provvedimento dell’Osl si quantifica in almeno euro 11.064.616,63 il fabbisogno presuntivo della Commissione per formulare proposte transattive al 60 per cento e ci si riserva una ulteriore quantificazione del fabbisogno reperibile per transigere ulteriori passività quali i debiti rilevati di ufficio per i quali – scrive la Commissione – è tutt’ora in itinere la definizione.
L’organo presieduto dalla dottoressa Giulia Rosa e composto dalla dottoressa Anna De Salvo e dal dottor Filippo Donato, ha chiesto alla giunta Formica di esplicitare formalmente – con deliberazione – l’adesione o meno alla procedura semplificata, “provvedimento che dovrà essere adottato entro 30 giorni, con l’impegno ad individuare le risorse finanziarie necessarie alla definizione transattiva dei debiti rilevati”.
Secondo il prospetto inserito nella deliberazione dalla Commissione, alla data del 27 dicembre il debito del Comune nei confronti dei creditori, in virtù delle istanze ricevute (657) ammonta ad euro 26.344.325,30. Di questi una quota pari al 70 per cento potrà essere liquidata mediante transazione al 60 per cento.
In aggiunta a queste somme ci sarebbero altri 28 milioni di euro di debiti rilevati dall’ufficio che, per la stragrande maggioranza sono riconducibili a sentenze e/o contenziosi in essere per alcuni dei quali sono intervenuti anche pignoramenti e procedure di ottemperanza con nomine di commissari ad acta. L’Osl, tuttavia avrebbe rilevato che alcuni di questi debiti segnalati, quantificabili in circa 10 milioni di euro non presentano i requisiti giuridici e contabili per essere qualificate come passività certe, liquide ed esigibili e come tale non paiono allo stato ammissibili alla massa passiva.
Quanto alla situazione creditizia del Comune, la Commissione rileva che sempre al 31 dicembre 2014 – data presa in considerazione per il dissesto – risultano residui attivi per oltre 27 milioni di euro. Tenuto conto però che il trend di riscossione registrato nel Comune di Milazzo nel quinquennio si attesta intorno al 21 per cento delle entrate, l’Osl ha deciso di prevedere come introiti circa 7 milioni e mezzo di euro. Quanto all’alienazione di immobili comunali, sulla scorta dell’elenco ricevuto dal servizio “Patrimonio” è stata fatta una stima complessiva di poco inferiore ai 5 milioni di euro.