Pubblicato il: 21 Dicembre 2021
L’itinerario si snoda tra la parte alta dell’abitato, il suo quartiere marinaro per antonomasia ed il suggestivo lungomare di levante. S’inizia con la visita alle lussuose sale del settecentesco Palazzo dei Marchesi D’Amico, residenza di una delle famiglie milazzesi più facoltose, proprietaria sino alla metà del secolo scorso di alcune tonnare cittadine e di ubertosi vigneti destinati alla produzione del vino da taglio che Milazzo esportava in abbondanza anche verso i mercati d’Oltralpe.
Il palazzo, recentemente restaurato, ospita oggi la Biblioteca Comunale (al secondo piano, dove è possibile ammirare un cospicuo fondo librario arricchito, tra l’altro, da incunaboli e cinquecentine) ed è sede di frequenti convegni, esposizioni ed incontri culturali, che si svolgono perlopiù al primo piano (cosiddetto piano nobile), dove pavimentazioni settecentesche, affreschi – alcuni dei quali risalenti ai primi del Novecento – ed antiche carte da parati impreziosiscono gli interni di questa austera residenza, la cui facciata, realizzata nella prima metà del XVIII sec., è ingentilita da pregevoli decorazioni in pietra da taglio.
Nei locali del piano nobile, ben climatizzati, sono esposti alcuni cimeli risorgimentali, tra i quali spiccano lo scrittoio ed il letto utilizzati da Giuseppe Garibaldi nella vicina Merì alla vigilia della storica battaglia di Milazzo del 20 luglio 1860. Interessanti anche un quadro di Menotti Bruno (1898) raffigurante il patriota sen. Domenico Piraino, un ritratto ottocentesco di Giuseppe Garibaldi recentemente restaurato ed un busto marmoreo di Umberto I, opera dello scultore milazzese Francesco Greco (1881).
Orario di apertura
da lunedì a sabato 9.00/13.00 – martedì e giovedì: 15.30/18.30
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Ultima modifica il: 21 Dicembre 2021